NIS2: Le Nuove Misure di Cybersecurity per le Aziende Europee
Come prepararsi alla normativa che dovrà essere adottata entro il 17 ottobre 2025

In breve
- Ampliamento dell'ambito di applicazione: La NIS2 estende la normativa a nuovi settori, includendo telecomunicazioni, servizi cloud e piattaforme digitali, rafforzando la sicurezza delle infrastrutture critiche.
- Obbligo di segnalazione degli incidenti: Le aziende devono segnalare gli incidenti informatici significativi entro 24 ore e fornire un rapporto completo entro 72 ore, garantendo una gestione tempestiva delle minacce.
- Responsabilità dei dirigenti: La direttiva introduce responsabilità dirette per i vertici aziendali, richiedendo un coinvolgimento attivo nella gestione della sicurezza informatica e della conformità normativa.
Cos'è la Direttiva NIS2?
La NIS2 rappresenta un’evoluzione della precedente direttiva NIS del 2016, che è stata la prima legislazione europea a riguardare specificamente la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Tuttavia, con l’aumento della digitalizzazione, l’evoluzione delle tecnologie e la sofisticazione degli attacchi informatici, era necessario un aggiornamento. La NIS2 espande il campo di applicazione della normativa, introduce nuovi requisiti più rigorosi e mira a garantire un livello elevato di cybersecurity, con l’obiettivo di migliorare la resilienza delle infrastrutture critiche e la continuità dei servizi essenziali in tutta l'UE
Perché è stata introdotta la NIS2?
La NIS2 nasce dalla necessità di affrontare le nuove sfide poste dall'aumento della digitalizzazione e della sofisticazione degli attacchi informatici. Negli ultimi anni, si è assistito a un’esplosione di incidenti cibernetici di grande portata, con un incremento del 32% di attacchi solo nel 2023. Questi attacchi non solo minano la sicurezza dei sistemi, ma possono avere effetti devastanti sulla continuità operativa di interi settori economici e dei servizi essenziali.
Le principali novità della NIS2
- Un ambito di applicazione ampliato
- Una delle novità più significative della NIS2 è l’ampliamento dell’ambito di applicazione della normativa. Mentre la direttiva originale si concentrava su settori critici come energia e trasporti, la NIS2 estende la copertura a nuove categorie di aziende e servizi, includendo le telecomunicazioni, i servizi di cloud computing, i motori di ricerca e persino le piattaforme digitali, come i social media.Questa espansione riflette l’importanza crescente di questi settori nella vita quotidiana e il ruolo cruciale che giocano nella sicurezza delle informazioni e nella protezione dei dati personali. Le aziende operanti in questi settori devono quindi prepararsi ad adottare nuovi standard di sicurezza per garantire la conformità.
- Maggiori obblighi di segnalazione degli incidenti
- Una delle aree in cui la NIS2 si dimostra particolarmente rigorosa è la gestione e la segnalazione degli incidenti informatici. Se fino a qualche anno fa le aziende potevano gestire internamente molti incidenti, ora la trasparenza diventa fondamentale. Con la NIS2, gli operatori sono tenuti a segnalare gli incidenti significativi alle autorità competenti entro 24 ore dalla scoperta. Questo primo report preliminare serve a mettere in guardia le autorità su un potenziale problema. Ma non finisce qui: le aziende devono anche inviare una relazione dettagliata entro 72 ore, fornendo informazioni complete sull'accaduto, le conseguenze e le misure adottate per risolvere la situazione.L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di risposta e permettere una gestione coordinata a livello europeo. Questo obbligo di notifica tempestiva rappresenta un passo importante verso una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, aiutando a contenere rapidamente la portata degli attacchi.
- Responsabilità diretta dei dirigenti aziendali
- Una delle novità più importanti, e forse anche più controverse, della NIS2 è l’introduzione di una responsabilità diretta per i dirigenti aziendali. Non è più sufficiente delegare la sicurezza informatica ai team tecnici: ora, i vertici aziendali devono essere coinvolti attivamente nella gestione della sicurezza.Questo significa che i dirigenti non solo devono assicurarsi che l’azienda adotti le misure di protezione necessarie, ma sono anche responsabili del mantenimento della conformità. Se un'azienda non rispetta i requisiti della NIS2, i dirigenti possono essere ritenuti personalmente responsabili, con possibili sanzioni amministrative o multe in caso di negligenza.Questa novità segna un cambiamento di mentalità significativo: la sicurezza informatica non è più solo un problema tecnico, ma diventa una questione strategica che coinvolge l’intera governance aziendale.
- Focus sulla gestione del rischio
- La gestione del rischio diventa un pilastro fondamentale della NIS2. Le aziende non possono più limitarsi a reagire agli attacchi una volta avvenuti, ma devono adottare un approccio proattivo e basato sulla valutazione del rischio.Le organizzazioni sono tenute a eseguire valutazioni periodiche e sistematiche dei rischi informatici, identificando le aree più vulnerabili e adottando misure preventive per ridurre al minimo i rischi. Non si tratta solo di proteggere i sistemi, ma di garantire la continuità operativa anche in caso di attacco, minimizzando le interruzioni nei servizi essenziali.
- Rafforzamento della cooperazione a livello europeo
- Infine, la NIS2 rafforza la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE. La direttiva promuove la creazione di meccanismi di coordinamento tra le autorità competenti, facilitando lo scambio di informazioni e la gestione condivisa degli incidenti.
Questa maggiore collaborazione non solo consente una risposta più rapida agli attacchi informatici, ma aiuta anche a prevenire le minacce, creando una rete di sicurezza condivisa che migliora la resilienza complessiva delle infrastrutture digitali europee.
- Infine, la NIS2 rafforza la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE. La direttiva promuove la creazione di meccanismi di coordinamento tra le autorità competenti, facilitando lo scambio di informazioni e la gestione condivisa degli incidenti.
Come le aziende possono essere conformi alla NIS2
Adeguarsi alla direttiva NIS2 è una sfida complessa che richiede un approccio strategico, ma offre anche l'opportunità di rafforzare la resilienza informatica e la protezione dei dati aziendali. Le organizzazioni devono affrontare vari aspetti operativi e tecnologici per essere conformi, adottando misure che vanno dalla gestione dei rischi alla formazione del personale. Ecco una panoramica delle azioni principali da intraprendere per garantire la conformità.
Valutazione continua dei rischi
Un aspetto fondamentale della NIS2 è l'obbligo per le aziende di condurre una valutazione continua dei rischi per identificare le vulnerabilità nei propri sistemi informatici. Non si tratta solo di implementare una checklist una tantum, ma di mettere in atto un processo costante e iterativo. Le minacce informatiche sono in continua evoluzione, quindi le aziende devono essere pronte a rispondere ai cambiamenti del panorama delle minacce.
La valutazione deve essere basata su un'analisi approfondita dell'infrastruttura IT, individuando i punti critici che potrebbero essere sfruttati da cybercriminali. È essenziale mappare tutte le risorse, dai server fisici ai sistemi cloud, e comprendere quali dati o servizi sono più a rischio. Per fare questo, molte organizzazioni si avvalgono di strumenti avanzati di cybersecurity che monitorano il traffico di rete e segnalano attività sospette in tempo reale. Oltre alla tecnologia, la valutazione dei rischi deve considerare anche fattori organizzativi: sono state definite chiaramente le responsabilità per la gestione della sicurezza informatica? Gli strumenti utilizzati sono aggiornati e conformi agli standard attuali? Queste domande devono guidare la valutazione, assicurando che le misure di sicurezza siano allineate alle reali esigenze dell'azienda.
Implementazione di un piano di risposta agli incidenti
Essere conformi alla NIS2 significa essere pronti a rispondere in modo tempestivo ed efficace a qualsiasi incidente informatico. Ogni organizzazione deve disporre di un piano di risposta agli incidenti che includa procedure ben definite per rilevare, rispondere e mitigare le minacce.
Il piano di risposta non è solo un documento, ma un vero e proprio sistema operativo che entra in azione quando si verifica un incidente. Il primo passo è garantire che l’incidente venga individuato il prima possibile. Questo richiede sistemi di monitoraggio avanzati che analizzano costantemente il traffico di rete e identificano segnali di attività sospette.Una volta individuata la minaccia, l’azienda deve attivare una risposta coordinata. Questo può includere l'isolamento di una parte del sistema per evitare che l'attacco si diffonda, la comunicazione interna per informare i team coinvolti, e la notifica alle autorità competenti. La NIS2 impone infatti che ogni incidente significativo venga notificato entro 24 ore alle autorità, seguita da un rapporto completo entro 72 ore.
Simulazioni di attacchi e test periodici del piano di risposta sono essenziali per garantire che l'organizzazione sia pronta a gestire una vera emergenza. Questi test possono rivelare debolezze che altrimenti rimarrebbero nascoste fino al verificarsi di un incidente reale.
Protezione delle infrastrutture critiche e gestione della sicurezza
La direttiva NIS2 richiede che le aziende adottino misure per proteggere le loro infrastrutture critiche, ovvero quei sistemi e servizi essenziali per il funzionamento dell’organizzazione. Questo significa dotarsi delle tecnologie necessarie per prevenire accessi non autorizzati e garantire la sicurezza dei dati sensibili.Oltre ai firewall e ai sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS), è fondamentale implementare la crittografia dei dati, specialmente durante la trasmissione e lo stoccaggio. L’adozione di soluzioni cloud sicure e l’integrazione di backup periodici sono cruciali per garantire che, in caso di attacco, i dati possano essere recuperati senza compromettere la continuità del servizio.
Ma la protezione non si ferma alla tecnologia, la sicurezza fisica dei data center e delle infrastrutture IT deve essere anch'essa considerata in quanto, un server compromesso fisicamente può esporre l’intero sistema a gravi rischi. Per questo motivo, è importante che le aziende adottino un approccio globale alla sicurezza, che includa misure fisiche, tecniche e organizzative.
Formazione e sensibilizzazione del personale
Un punto chiave della conformità alla NIS2 riguarda il coinvolgimento e la formazione del personale. Molti attacchi informatici iniziano sfruttando errori umani, come il phishing o l'uso di password deboli. Le aziende devono organizzare sessioni di formazione periodiche per sensibilizzare i dipendenti sui rischi informatici e su come prevenirli. Ad esempio, simulazioni di phishing possono aiutare i dipendenti a riconoscere email sospette, mentre workshop sulla gestione sicura delle password possono prevenire accessi non autorizzati ai sistemi aziendali.
Inoltre, è essenziale creare una cultura aziendale in cui la sicurezza informatica sia considerata una responsabilità condivisa. Ogni dipendente, indipendentemente dal ruolo, deve sentirsi parte della strategia di difesa aziendale. Questo può essere facilitato attraverso politiche interne chiare che definiscano le responsabilità di ciascun membro del team in materia di sicurezza.
Monitoraggio costante e segnalazione degli incidenti
La direttiva NIS2 non si limita a richiedere che le aziende proteggano i loro sistemi; impone anche che questi siano costantemente monitorati. Le aziende devono implementare sistemi di monitoraggio in grado di rilevare rapidamente qualsiasi attività sospetta e segnalare tempestivamente eventuali incidenti. Un elemento chiave è l’uso di strumenti SIEM (Security Information and Event Management), che aggregano e analizzano dati di sicurezza in tempo reale. Questo consente di identificare anomalie o attività sospette che potrebbero indicare un attacco in corso.Oltre al monitoraggio, le aziende devono garantire che i sistemi siano pronti a generare rapporti sugli incidenti in modo automatico, facilitando la notifica agli enti competenti. La tempestività è cruciale: un ritardo nella notifica potrebbe comportare gravi conseguenze non solo in termini di conformità, ma anche per la sicurezza dell'intero sistema.
Collaborazione con partner e fornitori
La NIS2 pone particolare enfasi sulla sicurezza della supply chain. Le aziende non possono limitarsi a proteggere i propri sistemi, ma devono anche assicurarsi che i loro fornitori rispettino standard di sicurezza adeguati. Questo richiede una collaborazione attiva con i partner commerciali per garantire che anche loro siano conformi alle normative e non rappresentino un punto di vulnerabilità. Le aziende dovrebbero includere clausole di sicurezza nei contratti con i fornitori, richiedendo l'implementazione di standard minimi di cybersecurity. Allo stesso tempo, è necessario effettuare valutazioni periodiche sui fornitori per identificare possibili rischi e garantire che i livelli di sicurezza rimangano adeguati nel tempo.
La NIS2 impone alle aziende di adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica, introducendo obblighi rigorosi che coinvolgono direttamente i dirigenti aziendali e richiedono una stretta collaborazione tra il settore pubblico e privato. Essere conformi a questa normativa non solo permette di evitare sanzioni, ma contribuisce a costruire una rete di infrastrutture digitali più sicure e resilienti, cruciali per il futuro dell’economia europea.
La NIS2 impone alle aziende di adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica, introducendo obblighi rigorosi che coinvolgono direttamente i dirigenti aziendali e richiedono una stretta collaborazione tra il settore pubblico e privato. Essere conformi a questa normativa non solo permette di evitare sanzioni, ma contribuisce a costruire una rete di infrastrutture digitali più sicure e resilienti, cruciali per il futuro dell’economia europea.